L’arte come confronto, corpo a corpo, negoziato: l’opposto di isolamento dorato. Questa la suggestione di Gemine Muse 2009, la manifestazione in programma dal 18 aprile al 30 giugno 2009 che, nell’anno europeo della creatività e dell’innovazione, vede protagonisti 150 giovani artisti e 30 curatori in 22 città italiane con un percorso di mostre, performance e spettacoli.
Giunta alla sesta edizione, Gemine Muse 2009 rientra nel Progetto ITALIA CREATIVA, a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Gioventù in collaborazione con l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani e il GAI, Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani. La manifestazione ha l’obiettivo di valorizzare il patrimonio artistico italiano e il dialogo culturale, attraverso la circuitazione di esperienze, idee e della creatività dei giovani artisti, che, secondo una formula ormai collaudata, presenteranno lavori inediti rapportandosi alle grandi opere d’arte e all’architettura delle città.
Pavia ha aderito alla manifestazione attivandosi anche per una serie di scambi con i giovani artisti di altre città (Biella, Bologna, Genova), nell’ottica di favorire un confronto aperto e diretto sul territorio, permettendo ai giovani creativi di misurarsi con nuovi contesti a loro non familiari. Inoltre, alle arti visive, interpretate dai fotografi Andrea Bosio, Alessandra Fuccillo, Simone Ludovico, dal grafico Paolo D’Alessandro, dallo scultore Angelo Verga e dai videomaker Luca Sutti e Filippo Ticozzi, si affiancheranno le arti performative (teatro e danza), che vedranno protagoniste la Compagnia Fanti-Petracchi di Pavia e la Compagnia Leggere Strutture di Bologna.
Tema centrale attorno a cui il progetto di Pavia si sviluppa è “Viaggio nel tempo. Dall’Arte alla Vita all’Arte”. L’idea di viaggio suggerisce il senso di un percorso, di una ricerca, di un punto di partenza e di un punto di arrivo.
Un viaggio nel tempo dell’Arte e nel tempo della storia da trasformare in un viaggio interiore, alla ricerca di una forma di espressività aperta: questa è la sollecitazione che proviene dagli artisti che si sono confrontati con la nostra città, con il suo tessuto storico, con le opere d’arte conservate nel trecentesco Castello Visconteo, museo di se stesso e sede dei Musei Civici di Pavia. Il viaggio come esperienza di conoscenza da tradurre in una forma artistica, per dare una nuova interpretazione agli spazi storici e contemporanei della città, per far vivere gli ambienti museali oltre la loro funzione di “conservazione”, per rendere tangibili le grandi potenzialità narrative e interpretative dell’arte.
Per Gemini Muse viene proposto un’opera/collage di fotografie stampate su terracotta intitolato “Racconto Contemporaneo” è un lavoro basato sul reperto storico longobardo, preso in esame come soggetto non più plasmato dall’uomo ed eroso dal tempo ma rivisitato con l’intento di creare un’opera con una propria estetica contemporanea. L’intento è quello di raccontare i Longobardi alle persone che oggi abitano i territori dell’ex capitale ricordando il periodo dei ritrovamenti . La scultura diviene così un monumento alla memoria dove il “Nuovo Reperto” ricorda le sue origini antiche continuando il compito di mantenere vivo il ricordo della popolazione che ha reso Pavia la città protagonista di quel periodo.